Gli antichi rituali si ripetono sotto nuove forme per permetterci di ricordare e conoscere. L’io individuale ha bisogno di formarsi, identificarsi, aprirsi, morire e poi rinascere ancora in un ciclo perpetuo dove il tempo lineare non esiste. L’io individuale ha bisogno di andare oltre se stesso e riconoscersi parte del tutto.
Chi fa uso di alcool ne conosce gli effetti , l’alcool è parte fondante della cultura occidentale.
A proposito degli effetti psicotropi dell’alcool e di Dioniso.
psicòtropo agg. e s. m. [comp. di psico– e –tropo]. – In medicina e farmacologia, di sostanza che agisce sulle funzioni psichiche; per farmaci p. si intendono tutte le sostanze dotate di attività farmacologica selettiva sulle funzioni superiori del sistema nervoso centrale, che, in base agli effetti che determinano, vengono distinte nelle tre categorie principali di psicoanalettici, psicodislettici e psicolettici. Come s. m.: è un paziente che fa uso di psicotropi. http://www.treccani.it/vocabolario/psicotropo/
Dioniso: “colui che scioglie” l’uomo dai vincoli dell’identità personale per ricongiungerlo all’originarietà universale.
E’ una divinità della religione greca. In seguito fu identificato come dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi; venne quindi a rappresentare l’essenza del creato nel suo perenne e selvaggio fluire, lo spirito divino di una realtà smisurata, l’elemento primigenio del cosmo, l’irruzione spirituale della zoé greca, ossia l’esistenza intesa in senso assoluto, la frenetica corrente di vita che tutto pervade. Dio “ibrido” dalla multiforme natura maschile e femminile, animalesca e divina, tragica e comica, Dioniso incarna, nel suo delirio mistico, la scintilla primordiale e istintuale presente in ogni essere vivente; che permane anche nell’uomo civilizzato come sua parte originaria e insopprimibile. Veniva identificato a Roma con il dio Bacco (simile a Dioniso), con il Fufluns venerato dagli Etruschi e con la divinità italica Liber Pater, ed era soprannominato lysios, “colui che scioglie” l’uomo dai vincoli dell’identità personale per ricongiungerlo all’originarietà universale. Nei misteri eleusini veniva identificato con Iacco. Strettamente legato alle origini del teatro, Dioniso è il dio della mitologia greca di maggior fortuna nella cultura contemporanea, in particolare nel Novecento, dopo che il filosofo Friedrich Nietzsche, nella Nascita della tragedia, ha creato la categoria estetica del dionisiaco – emblema delle forze naturali, vitalistiche e irrazionali – contrapponendola a quella dell’apollineo.
La nascita della tragedia dallo spirito della musica, ovvero grecità e pessimismo (Die Geburt der Tragödie aus dem Geiste der Musik nella prima edizione del 1872, Die Geburt der Tragödie. Oder: Griechenthum und Pessimismus nella seconda edizione del 1886), nota semplicemente come La nascita della tragedia, è la prima opera matura del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Concepito inizialmente come un testo di breve respiro, viene redatto e allargato su suggerimento di Richard Wagner – all’epoca amico di Nietzsche – e contiene già in nuce molti dei temi della filosofia matura del filosofo tedesco: la teorizzazione del Dionisiaco come forma di pessimismo anti-decadente, la critica al razionalismo socratico, la ricerca di una palingenesi morale della società tedesca ed europea.